Dalla tradizione dei “bancarellai” al presente dell’unico premio letterario promosso dai librai

Alla sua 63esima edizione, il premio Bancarella continua a promuovere la lettura e a sottolineare l'importanza dei librai indipendenti.
Alla sua 63esima edizione, il premio Bancarella continua a promuovere la lettura e a sottolineare l'importanza dei librai indipendenti.
Il romanzo "Solo il tempo di morire" di Paolo Roversi è ambientato nella Milano degli anni '70 e '80, un'epoca segnata dalla violenza e dal crimine organizzato.
L'origine e lo sviluppo del Premio Bancarella, gestito dai librai pontremolesi, emigrati dall'alta Lunigiana, che hanno contribuito alla diffusione della cultura in Italia. Il premio è nato nel 1952 da un raduno a Mulazzo ed è diventato un evento importante senza giurie esterne. Ogni anno a Pontremoli si celebra la premiazione, coinvolgendo la comunità locale. Il Premio Bancarella rappresenta una storia unica nell'editoria italiana, mantenendo una tradizione autentica e popolare.
Un gruppo di librai anziani di Pontremoli si riunisce sotto il campanile del Municipio per giurare di incontrarsi ogni anno per una festa. Questi librai, originari dei piccoli villaggi di Montereggio e Parana, diventano ambulanti venditori di libri in tutta Italia, nonostante la loro scarsa istruzione. Alcuni di loro hanno fatto fortuna aprendo case editrici o vendendo libri all'estero. La tradizione continua con i loro discendenti, che mantengono viva l'eredità dei librai.